Oggi ti racconto… un’altra storia di famiglia 🙂
Lo scenario della storia è lo stabilimento balneare “La Scogliera”, dove ogni anno mio padre creava un’area nuova o comunque rinnovava sempre qualcosa, tanto che i clienti al loro ritorno in vacanza da noi erano curiosi di scoprire cosa fosse cambiato e come era diventato il “Loro Stabilimento”.

Pensa un po’, c’erano pure clienti che pregustavano il loro ritorno e appena arrivati se ne uscivano con frasi del tipo “Ma lo sa signor Morena che in inverno con mia moglie pensiamo spesso a cosa cambierà alla Scogliera? Quali idee realizzerà Giacomo? Ogni anno è una sorpresa e ogni anno è un piacere ritornare. Grazie dell’attenzione che riceviamo in cambio del prezzo che paghiamo“.
Come al solito, mio zio che controllava sempre tutto non soltanto il nostro stabilimento ma anche gli stabilimenti degli altri, compresi i prezzi dei piatti del ristorante, poi mi passava le informazioni ed io a mia volta dovevo passarle a mio padre.
L’ultima volta fu la storia dell’insalata nizzarda…
Nel 1985 quasi tutti la mettevano a 5mila lire, mio padre a 7mila.
Lo zio era convinto che avremmo dovuto abbassare il prezzo, e mi persuase a parlarne con mio padre (eh no, lo zio non avrebbe osato tanto!) portandogli come esempio i prezzi della concorrenza.
La risposta di papà fu esemplare.
“Quello che gli altri fanno pagare non mi interessa, io so cosa do – olio di prima qualità, massima pulizia, migliori prodotti alimentari del posto, massima organizzazione, gentilezza, serietà e innovazione. Queste sono le attenzioni che metto nella mia offerta e nel prezzo che chiedo ed i miei clienti lo sanno. E’ per questo che ho scelto un certo tipo di clientela. Rispetta e sarai rispettato“.
Puoi ben immaginarlo! Dopo queste parole, l’argomento “come fa la concorrenza” per la mia famiglia e il nostro staff è diventato una sorta di tabù. Cosa facevano gli altri e come servivano non era affar nostro.
La lezione di papà era stata esauriente e chiara come il cristallo.
Una grande opportunità di apprendimento per la quale ancora oggi ringrazio mio padre.
Quando si è sicuri di sé, sicuri di dare il massimo nella propria offerta, e sicuri della clientela con cui si vuole avere a che fare… metà lavoro è già in cassa.
Buona riflessione,
Clara