Un marchio storico che sposa l’innovazione, senza tradire l’heritage.
“(…) sono sempre stato convinto che ogni negozio deve avere un’anima. Oggi si parla di customer experience e si chiudono i negozi aperti in serie, uno uguale all’altro, come voleva la strategia del momento. In W.P. invece non abbiamo mai creduto nei format rigidi”.
Parola di Andrea Canè, global creative director di Woolrich International, dalla cui visione (insieme a quella di Cristina Calori e Paolo Corinaldesi, ceo del gruppo) è nato il primo flagshipstore Woolrich, inaugurato di recente a Milano, a due passi da piazza San Babila, nel tratto più trafficato di corso Venezia.
Settecento metri quadrati, precedentemente occupati da Prada, caratterizzati dall’aspetto esperienziale e digitale.
Su pambianconews, si apprende che:
Accanto ad aree di coworking e di intrattenimento, in cui ci sarà anche un caffè, il negozio si caratterizza per la presenza di una “extreme weather condition room”, una stanza in cui la temperatura, fino a -20 gradi, e la presenza di neve reale permettono di testare la tenuta al freddo dei capi, e di un’area green in cui rilassarsi e in cui vengono vendute piante particolari. Nel negozio ci sarà poi anche spazio a collaborazioni, capsule collection e progetti creativi.
L’intervista di PambiancoTv ad Andrea Canè, global creative director di Woolrich International.
Woolrich, aperto a Milano il primo store esperienziale from PAMBIANCO TV on Vimeo.
Una descrizione dettagliata del negozio la troviamo su milanoevents.it. Un elemento caratterizzante è il laboratorio di personalizzazione, dove una persona dedicata a questo servizio realizza ritocchi o decorazioni dei vestiti a seconda dei desideri del cliente, realizzando dei ricami o applicando pietre Swarovski o stemmi firmati dai francesi Macon & Lesquoy.
Il commento di Clara
Trovo molto brillante l’idea dell’intero progetto, e in particolare quella del laboratorio di personalizzazione. La condivido pienamente. Personalizzarsi il proprio look porta al divertimento, alla creatività, all’immaginarsi in un altro ruolo.
Immagine in evidenza via milanoevents.it